Monitorare la Qualita dell'Aria
Come Semplificare Il Monitoraggio Della Qualità Dell'aria Negli Ambienti Interni
Località differenti presentano anche differenti livelli di concentrazione accettabile del particolato. Negli ambienti residenziali e commerciali (ossia abitazioni, uffici, alberghi), a motivare le indagini in materia di IAQ sono in genere le preoccupazioni per la salute ed il comfort degli occupanti ed il timore di controversie legali. Negli ambienti industriali ed istituzionali (ospedali, industria alimentare, industria elettronica e di precisione), gli aspetti a cui viene data la priorità sono invece il costo dell'energia, il controllo delle contaminazioni ed il rendimento dei processi produttivi. Livelli troppo elevati possono provocare patologie come la sindrome da edificio insalubre, causare una minore produttività, generare prodotti contaminati o tutti e tre i casi appena descritti.
Mantenere livelli di qualità dell'aria accettabili consente non solo di diminuire i costi associati all'interruzione dell'attività, ma può anche ridurre o eliminare i costi associati a problemi futuri. Il primo passo per definire un programma di manutenzione IAQ è stabilire se attualmente esiste un problema.
Indagini IAQ
Un'indagine IAQ è il primo passo in un programma di manutenzione o nel rispondere a problemi potenzialmente associati alla qualità dell'aria. Non importa se l'ambiente è commerciale/residenziale oppure industriale/istituzionale, perché la metodologia che viene seguita è del tutto simile. Condurre un'indagine con il personale della struttura. Chi ha espresso lamentele, e quali sono i sintomi? Le persone che si sono lamentate si trovano in una posizione specifica della struttura o sono distribuite in diverse aree? Lo scopo è misurare il livello di tossicità o di concentrazione, indicato dalle reazioni allergiche o dai fenomeni irritativi degli individui oppure da un aumento di contaminazione nel prodotto. Effettuare ricerche sulla storia dell'edificio. Quando è stato costruito o ristrutturato l'edificio? Ci sono stati casi di danni gravi e come sono state effettuate le riparazioni? Quali sono le procedure di manutenzione all'interno della struttura? Ad esempio, perdite nel tetto o nei tubi che sono state riparate ma i danni causati dall'acqua potrebbero non essere stati risolti. Effettuare un'ispezione di persona. I tecnici devono conoscere gli ambienti che stanno esaminando e le sorgenti dannose di particolato. All'interno di un luogo specifico è necessario tenere conto delle aree in cui sono situati sfiati, fornaci, materiali per le pulizie, nonché aree con vernice fresca, specialmente se presenti in un area in cui sono emerse lamentele. Ci sono odori o sorgenti visibili, ad esempio muffa? Effettuare le misurazioni di qualità dell'aria. Quando si effettua un'indagine IAQ completa, devono essere rilevate anche temperatura, umidità, CO e CO2 per identificare i problemi relativi a una ventilazione inadeguata e/o contaminata che può creare potenzialmente un problema di particolato. Ad esempio, le misure di temperatura e umidità svolgono un ruolo fondamentale nell'identificazione di muffa e batteri. Un luogo con un'umidità relativamente elevata e alte concentrazioni di particelle da 3,0 μm o più grandi, può suggerire la presenza di spore di muffa, che devono essere eliminate una volta identificate. Un'elevata concentrazione di particelle da 0,3 a 10 μm potrebbe essere legata alla presenza di batteri, i quali metterebbero in pericolo la vita dei pazienti sottoposti ad operazioni chirurgiche o a cure intensive.
La procedura più efficiente per valutare la qualità dell'aria in ambienti interni consiste nell'effettuare diverse misure dell'aria esterna come riferimento di base, annotando dove vengono effettuate le misure rispetto alla struttura. Almeno una delle misure deve essere effettuata vicino alla presa d'aria "pulita" in ingresso all'edificio. Assicurarsi che la posizione della presa d'aria d'ingresso, per le misure base, non sia alterata da sorgenti inquinanti come ad esempio posizionata in luoghi vicini a una banchina di carico. Un valore "target" del particolato aereo in un ambiente interno viene quindi calcolato modificando le misure in base all'efficienza del sistema di filtrazione interno. In caso di utilizzo nelle camera bianca, per le misure è possibile prendere come riferimento le tre fasi di quest'ultima, ossia "come da capitolato", "a riposo" e "operativa". Tuttavia, una volta definita la misura base, i dati raccolti devono sempre essere confrontati con il medesimo parametro. Le particelle tendono a diffondersi molto rapidamente nell'aria circostante, rendendo l'identificazione della sorgente piuttosto difficile. Un metodo è effettuare misure multiple in ambienti interni, iniziando dall'area in cui sono emersi problemi e quindi allontanarsi. Procurarsi una mappa dei sistemi HVAC installati ed utilizzarla per pianificare un percorso di ispezione. All'interno di ciascuna zona, effettuare una misurazione sia al centro dell'ambiente sia in prossimità degli ingressi e delle uscite dell'aria, così come di ogni altro eventuale elemento del sistema HVAC. Ricordarsi di misurare sia a monte che a valle di eventuali filtri HEPA. Mentre si registrano i dati, annotare qualsiasi aumento inusuale in quantità e dimensioni del particolato. Utilizzare le funzioni di denominazione della località e di memorizzazione dei dati offerte da Fluke 985, onde poter distinguere la concentrazione di particelle in località diverse a fini di comparazione. Confrontare le misure delle particelle con la misura base per avere un'idea della gravità della concentrazione di particolato, quindi identificare i punti e i percorsi che possono condurre alla sorgente del particolato. Seguire il percorso con concentrazioni elevate finché non viene identificata la sorgente. Una volta che la sorgente è stata bonificata, l'area viene rianalizzata per garantire che l'azione correttiva abbia risolto il problema. Utilizzando in aggiunta il misuratore di temperatura ed umidità Fluke 971, un tecnico può inoltre confrontare i dati di temperatura ed umidità con i parametri accettati (si vedano le norme ASHRAE 55 e 62), al fine di condurre un'indagine IAQ di base ed adottare le opportune contromisure.
Interpretazione dei dati
Una corretta interpretazione dei dati richiede una conoscenza dell'area in cui è stata effettuata l'indagine; in altre parole bisogna conoscere il contesto dell'area sotto analisi. L'area è residenziale o commerciale? Si tratta di una camera bianca o di un'area in cui si svolgono processi produttivi di precisione? La camera bianca è "a riposo" o "operativa"? Il luogo è esposto al fumo di tabacco o a particelle di combustibile? Ci sono edifici/costruzioni accanto o vicino al luogo? Una valutazione adeguata dell'ambiente circostante può aiutare a restringere l'elenco dei problemi di particolato.Fra le variabili che influenzano notevolmente i limiti di concentrazione sono da considerare le dimensioni e il tipo di edificio. Tuttavia, una valutazione di alto livello può indicare se un problema esiste oppure no. Le seguenti misure dell'aria esterna forniscono al tecnico un punto di riferimento di alto livello: Scenario 1I livelli di particolato illustrati nella Figura B si riferiscono a un edificio nuovo (< 5 anni) e non indicano alcuna concentrazione fuori norma. In un ambiente residenziale, i livelli di particelle sono talvolta più elevati rispetto alle misure esterne a causa di maggiori sorgenti potenziali di particelle (ad es. forfora di animali), area di diffusione ridotta e spesso filtraggio meno efficiente. Scenario 2 Ilivelli di particolato nella Figura C rappresentano un ambiente di lavoro/ufficio medio e non indicano concentrazioni fuori norma. In un ambiente commerciale, i livelli di particelle dovrebbero essere significativamente inferiori rispetto alle misure esterne grazie al migliore filtraggio e diluizione con l'aria esterna. Scenario 3I livelli di particolato nella Figura D si riferiscono a un edificio vecchio con muffa visibile. Le misure sono significativamente più elevate e sarebbe necessario adottare provvedimenti contro la muffa e risolvere il problema alla radice.Scenario 4Se la sorgente delle particelle nello Scenario 3 non è visibile, utilizzare le tabelle per le dimensioni delle particelle, come nella Tabella 1, per identificare possibili sorgenti. Prelevare un campione di particelle e portarlo in laboratorio per ulteriori analisi.
Esercizio per la camera bianca (certificazione e monitoraggio)
Le camere bianche sono un'applicazione eccellente per un contatore di particelle. La certificazione delle camere bianche viene in genere effettuata nella fase "come costruito". A scopo dimostrativo, proviamo Fluke 985 nella valutazione di una camera bianca in classe 5 ISO (da ISO 14644). Per la classificazione di camera bianca in Classe 5, i livelli non possono eccedere i limiti della classe indicati nella tabella seguente per tutte le dimensioni di particelle:La nostra indagine si occupa della concentrazione di particolato da 0,3 μm nella stanza. Diversi campioni da 2 litri vengono prelevati da sei punti differenti in sei momenti differenti, all'interno della camera bianca, con i risultati seguenti:Le misure singole sono conformi alle norme per le camere bianche; tuttavia è possibile determinarne la validità statistica attenendosi alla procedura seguente:Il valore risultante per tutte le posizioni è conforme ai requisiti di una camera bianca in classe 5.Fluke 985 fornisce dati sul particolato su sei canali in un unico display, consentendo al tecnico di visualizzare tutte le misure a colpo d'occhio. Nonostante l'esercizio della camera bianca sia focalizzato sui particolati da 0,3 μm, il display singolo avviserà immediatamente il tecnico in caso di anomalie nelle concentrazioni di particelle di dimensioni diverse. Grazie al Fluke 985, un tecnico può configurare il numero dei canali visualizzati a seconda delle dimensioni delle particelle ed inoltre impostare un allarme acustico o un testo evidenziato, che lo avvisano di una concentrazione eccessiva di una particella di particolari dimensioni.Una volta che la camera bianca è stata certificata, il tecnico può utilizzare la funzione di grafico tendenziale di Fluke 985 per monitorare la concentrazione di particelle durante un particolare periodo preimpostato. Questa operazione può essere effettuata nella fase "operativa" della camera bianca. Ciò consente al tecnico di monitorare il processo produttivo, qualora si riscontri un insolito picco nella concentrazione di particelle ed individuare l'evento che introduce contaminanti nel processo. In questo modo, inoltre, è possibile seguire immediatamente la tendenza sul dispositivo prima di esportare i dati, risparmiando così moltissimo tempo in fase di download. Grazie alla base USB/Ethernet di Fluke 985, il tecnico può trasferire velocemente i dati al computer mediante connessione USB o di rete ed analizzarli immediatamente adottando rapidamente le necessarie contromisure. La funzione Delay di Fluke 985 è utile per determinare le concentrazioni di particelle nella camera bianca "a riposo", dopo che gli occupanti ne sono usciti, il sistema di ventilazione ha filtrato l'aria e l'ambiente si è stabilizzato.